Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO
Da Mesola, con il suo bosco di lecci dove vive l'ultimo nucleo del cervo padano, alle Valli di Comacchio, costituite da circa 15.000 ettari di specchi d'acqua, habitat ideale per una incredibile quantità di pesci d'uccelli acquatici, il Parco del Delta dischiude al viaggiatore luoghi incantati che il tempo ha conservato intatti.
In questo paesaggio tra terra e acqua la natura si mescola all'intervento dell'uomo, l'azione esercitata dal tempo a quella meticolosa degli abitanti che nella loro secolare attività di bonifica hanno saputo creare un equilibrio armonico tra l'ambiente naturale da preservare e quello destinato a risorsa economica.
Ecco perché il Delta del Po è stato definito "un eccezionale paesaggio culturale pianificato che conserva in modo notevole la sua forma originale" nella motivazione che lo inserisce nel Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO.